30 ottobre, 2006

Relatività del valore intimidatorio delle misure punitive

Tutti per natura sono soggetti all’errore, e nella vita privata e in quella pubblica, e non c’è legge che sia in grado di tenerli lontani da questo, dal momento che gli uomini sono passati attraverso pene di ogni genere aggiungendone sempre di nuove, se mai venissero in misura minore fatti oggetto di ingiustizia da parte dei malfattori. Ed è verosimile che anticamente (le pene) per le ingiustizie più gravi (il genitivo è retto da autas, riferito a zemias, “pene”) fossero più lievi (rispetto ad oggi), mentre con l’andar del tempo, essendo le norme violate (il participio è un genitivo assoluto senza soggetto), la maggior parte di esse è giunta fino alla pena di morte: eppure anche questa non viene rispettata. Dunque o bisogna escogitare una minaccia più terribile di questa o questa non è più un freno, ma la povertà inducendo all’ardire sotto la stretta della necessità, mentre la ricchezza, grazie alla tracotanza e all’eccesso di consapevolezza (inducendo) alla brama di volere di più, mentre le altre circostanze per la passione degli uomini, a seconda di come ciascuna viene posseduta, per effetto di una forza insopprimibile e travolgente (li) portano al pericolo.
La speranza e la passione su tutto, l’una che guida, l’altra che segue, l’una che escogita il piano, l’altra che pone innanzi il beneficio della sorte, causano moltissimi danni, e pur essendo invisibili sono peggiori dei pericoli che si vedono. E il caso oltre ad esse non di meno si aggiunge a sconvolgere (i piani): è presente in maniera inaspettata quando, standogli di fianco, spinge qualcuno a correre pericolo senza che ce ne siano le condizioni, e soprattutto le città, in quanto per i valori più nobili, la libertà e il potere sugli altri, e dopo tutto ciascuno in modo irrazionale ritiene se stesso più forte di quanto non sia (edoxasen è aoristo gnomico). È semplicemente impossibile, segno di grande ingenuità, chi ritiene che ,quando la natura umana si slancia con passione a fare qualcosa , abbia una forza dissuasiva grazie alla forza delle leggi o a qualche altro spauracchio.

25 ottobre, 2006

L'ORATORE DEVE POSSEDERE UNA CULTURA FILOSOFICA

Sia dunque posto all’inizio ciò che verrà compreso meglio in seguito, che cioè senza una cultura filosofica non si può formare colui che vogliamo (che sia) eloquente, non affinché in essa tuttavia siano comprese tutte le conoscenze, ma affinché essa aiuti come la palestra (aiuta) l’attore; spesso infatti le piccole cose vengono accostate alle grandi nella maniera più corretta. Infatti né con troppa ampiezza e ricchezza nessuno può parlare di argomenti importanti e diversi senza una cultura filosofica – se è vero che anche nel Fedro di Platone Socrate afferma che Pericle era stato superiore agli altri oratori in per questo, per il fatto che era stato uditore del filosofo naturale Anassagora. Egli ritiene (in 268e-270a Socrate loda, con una sfumatura di ironia, la retorica di Pericle perché, da allievo del filosofo Anassagora, aveva connesso l'arte oratoria con la filosofia) che da lui (Pericle) sia avesse imparato altre cose straordinarie e importanti sia fosse diventato facondo ed eloquente, e inoltre consapevole del fatto che, cosa che è il punto centrale dell’eloquenza, da quali tonalità del discorso le diverse parti dell’anima siano eccitate. Questa medesima cosa può essere pensata anche a proposito di Demostene, dalle cui lettere si può comprendere quanto assiduo ascoltatore di Platone fosse stato –né in verità senza la pratica della filosofia siamo in grado di distinguere il tipo e la specie di ciascun argomento né spiegarle tramite una definizione né dividere in parti né giudicare quali cose sono false e quali vere né distinguere le conseguenze logiche , constatare le cose che sono in contraddizione, distinguere quelle ambigue.

24 ottobre, 2006

QUALCHE CHIARIMENTO...

...per avere testi in latino e greco leggibili.

  1. cliccare sull'immagine
  2. salvarla sul proprio pc: l'icona vi dirà che è un'immagine in formato jpeg (Joint Photographic Experts Group)
  3. aprirla con un programma per immagini: va bene il Picture Manager di Office, o Paint, o quello che avete...
  4. a questo punto potete ritoccare il testo, scurirlo, ingrandirlo, mandarlo a Word (nel senso dell'applicazione!!) e farci praticamente tutto quello che vi passa per la testa prima della
  5. stampa!!

...per usare al meglio gli strumenti che abbiamo a disposizione :-)

http://guida.iobloggo.com/netiquette.php

ANCORA LE BIBLIONAUTICHE...


Puoi dirti: "l'importante è partecipare"...

Puoi pensare di essere il vincitore morale...

Puoi sospettare che qualcuno non sia stato proprio corretto...

Puoi sempre vantarti di essere stato elogiato pubblicamente, seppure in modo criptato (grazie, Sara Morici!!)...

...ma quei quattro lì sopra ti hanno comunque fregato!!!!!!

C'è tuttavia da riconoscere che:

  • è stata un'esperienza nuova;
  • si sono perse due mattinate di scuola;
  • si sono conosciuti ragazzi un po' "zotici", ma simpatici e capaci di affezionarsi moltissimo (...);
  • lo scrittore non era poi male. Orecchino a parte. Vabbè, non sarà Calvino, però... di lui sul web si dice che:

http://www.pendragon.it/autori/auth-473.html

http://www.stradanove.net/news/testi/libri-06a/labes1901060.html

http://www.bookcrossing-italy.com/BCforum/viewtopic.php?t=14452

22 ottobre, 2006

PLATONEEEEEE......

Un po' di consigli per chi, come me, non ha niente da fare....d'altra parte, non è nell'otium che si coltiva il philosophein????
  1. Chi ha thaumata dovrebbe farsi una copia dell'introduzione di mithologein, e viceversa, così, tra l'altro, si favoriscono i contatti fra sezioni....;-)
  2. Libro n. 1:http://www.garzantilibri.it/default.php?page=visu_libro&CPID=2142
  3. Libro n. 2: http://bur.rcslibri.corriere.it/sclibro.php?idlb=2977
  4. libro n.3: http://www.internetbookshop.it/ser/serdsp.asp?shop=1&c=JIMXUZ226KMOQ

[Pare l'angolo dei consigli per gli acquisti... ed è solo la prima puntata!!!]

VERSIONE LATINO

VERSIONE DI GRECO

OOOOPS!!!!


Ci credo che non riuscivate a commentare!!!!Non avevo cliccato il bottoncino giusto!!

Ora va meglio???

P.S.: come ho già spiegato a qualcuno: moderare i commenti (cioè, in pratica, vagliarli uno a uno...) non è un atto censorio nei confronti dei bloggini, ma un atto di tutela dovuto, dato che mi sento responsabile per gente che di sicuro è in gambissima, ma non ha ancora raggiunto la maggiore età.

Il blog è pubblico, e di qui chiunque può passare e lasciare traccia di sé: lasciatemi filtrare, please!!

14 ottobre, 2006

ATTENZIONE!!!!

Avete notato il marchietto qui a destra???

Cliccatelo, e imparate che le risorse della rete non possono essere saccheggiate come se fosse "roba di nessuno".

Vale per me, ma vale, soprattutto, in generale. Quando si prende, bisogna citare. Questa è la regola.


Buona ricerca......

versioni di isocrate

Versione n. 320

Dal momento che anche grazie alla propria attenzione alcuni diventano migliori, come mai questi, dopo che ( o anche, “che”, il quale avrebbe funzione relativa) si sono presi un maestro e più anziano ed esperto di molte cose, e che alcune cose le ha a sua volta apprese, altre le ha trovate lui stesso (auton va con eurekota; i due tà sono c. ogg.) non spiccherebbero ancora di più e rispetto a loro stessi (= “al loro livello di partenza”)? [1][1]
Non solo sulla base di queste considerazioni, ma anche dalle altre tutti quanti potrebbero a buon diritto meravigliarsi dell’ignoranza di coloro che osano disprezzare così, senza riflettere, la “filosofia”, in primo luogo se, pur sapendo che tutte le attività e i mestieri si apprendono grazie alla cura e all’esercizio (plur. nel testo), ritengono che tutto ciò non abbia nessuna efficacia per il conseguimento della conoscenza.


[1]
[1] Il senso è: come è possibile pensare che, dal momento che persino coloro che si occupano da soli della propria formazione ottengono dei miglioramenti, non superino se stessi coloro che si affidano alle cure di un bravo insegnante? È una demanda retorica la cui risposta è così ovvia che Isocrate non impiega l’ottativi potenziale, ma un indicativo cui l’an dà valore irreale.





Versione n. 321

Infatti, se è vero che affermerebbero (il soggetto è “i detrattori della paideia”) che nessun corpo è così scarsamente dotato che (relativo), esercitato e lavorando (duramente) non diventerebbe migliore, mentre pensano che le menti, per loro natura superiori (“per natura” è implicito in phyo; ameinon è comp. dell’avverbio) al corpo, non diventano affatto più valide una volta educate e una volta che abbiano trovato l’esercizio conveniente, e ancora, se riguardo ai cavalli, ai cani e alla maggior parte degli animali, vedendo che alcuni conoscono (posseggono; attenzione: echontas regge techas; le due parole finiscono nello stesso modo, ma una e femminile, l’altra un participio maschile) delle tecniche attraverso le quali rendono alcuni (animali) più coraggiosi, altri più miti, altri ancora più assennati, ritengono che per l’animo umano non sia stata ancora trovata una tale forma di educazione che potrebbe essere capace di guidarli verso uno di questi obiettivi a cui (guidano) le bestie (c’è attrazione del relativo: onper è attratto da touton , ma dovrebbe essere epi a, dove a è acc. del pronome relativo), ma ci hanno accusato di una tale sciagura che concorderebbero sul fatto che ciascuna delle cose esistenti grazie alla nostra intelligenza potrebbe diventare migliore e più utile, mentre osano pensare che proprio noi, che abbiamo questa intelligenza grazie alla quale stimiamo di più ogni cosa, non potremmo essere per nulla d’aiuto agli altri per il (raggiungimento) della ragionevolezza.


Versione n. 322

La cosa più straordinaria di tutte è che ogni anno pur vedendo negli spettacoli che i leoni sono più mansueti (diakeimai + avv. = “essere in un certo modo”; lett: “essere in modo mansueto”) nei confronti dei loro addestratori che alcuni uomini verso coloro che fanno loro del bene, e che gli orsi femmina vengono portati in giro e invecchiano e imitano le nostre abilità (sta parlando degli orsi ammaestrati, per esempio, a ballare) né da questi esempi riescono a riconoscere quanta efficacia abbiano l’educazione e l’esercizio (lett. sono c. ogg. di gnonai, ma sono “anticipati” rispetto alla relativa), né che queste cose (cioè, educazione ed esercizio) potrebbero essere d’aiuto più rapidamente alla nostra natura che alla loro (delle bestie); così non so se uno più a ragione ammirerebbe gli atteggiamenti miti che si manifestano nelle più feroci tra le fiere degli atteggiamenti incivili che sono presenti negli spiriti di tali uomini.

07 ottobre, 2006

Versione n. 257
Ma ci sono anche quelli che sostengono, Quiriti, che Catilina è stato espulso da me. Ma se potessi ottenere questo risultato con le parole, bandirei proprio costoro che fanno queste affermazioni. Evidentemente, da uomo timoroso, o, anzi, riservatissimo, non è riuscito a sopportare la voce del console; e non appena gli fu intimato di andare in esilio, ha ubbidito. Ancora, ieri, dopochè ero stato quasi ucciso nella mia casa, ho convocato il senato nel tempio di Giove Statore, ho riferito tutta la questione ai senatori riuniti. Quando Catilina vi si recò, quale senatore lo chiamò, chi lo salutò, chi infine lo guardò come un cittadino corrotto, e non piuttosto come un temibile nemico? Ché anzi i capi di quell’ordine lasciarono libera e vuota quella parte dei seggi alla quale lui si era accostato.

Versione n. 258
Esposte e verbalizzate le deposizioni, Quiriti, ho chiesto al Senato che decisioni intendesse prendere nell'interessesuperiore dello Stato. Dai primi a intervenire sono stati espressi pareri estremamente duri e risoluti, che il senato ha approvato senza minimamente cambiarli. Dal momento che non è stato ancora redatto il senato consulto, Quiriti, vi riporterò a memoria che cosa il senato ha deciso. […] A ricompensa di tante mie grandi azioni, Quiriti, non vi chiedo nessun premio al valore, nessuna dimostrazione di onore, nessuna testimonianza di lode, tranne l’eterno ricordo di questa giornata. […]
Dal momento che ormai è notte, Quiriti, dopo aver pregato Giove, protettore vostro e di questa città, tornate alle vostre case e continuate a difenderle con turni di guardia come la notte passata, anche se il pericolo è ormai stato allontanato. A che non dobbiate farlo troppo a lungo e che possiate vivere per sempre in pace, provvederò io, Quiriti.

06 ottobre, 2006

AVVISO

PER I DISTRATTI (E A SCANSO DI EQUIVOCI):

la prova orale per il recupero del debito formativo avverrà, sia per la II B che per la II A

sabato 14 ottobre
nel corso delle normali ore di lezione. La prova scritta suppletiva di greco(riguarda un solo individuo) si terrà martedì mattina, ma lui lo sa, credo...

COSE CHE SUCCEDONO


COSE CHE SUCCEDONO...

passando da free a flat... d'altra parte, mica potevo passare i cento sacchi ogni bimestre! OOOOPS... queste sono faccende private.

Dunque: la variazione ha comportato un momentaneo mancamento della linea adsl, che solo ora (vedo) è tornata a trasmettere veloce come non mai (si fa per dire...)

Ho del lavoro arretrato, lo so: ora (cioè, dopo aver preparato il rancio alla truppa) lo sbrigo. A dopo.

03 ottobre, 2006

LA GIORNATA DEL RECUPERO



Quiz non a premi: chi è la tizia della foto?

Questa è la prova che riesco a caricare anche le immagini, ma ci vuole un sacco di tempo...

Domani spero di riuscire a pubblicare anche i testi di appofondimento... stasera sono troppo stanca.

ATTENZIONE: sarà perseguito chi farà uso improprio della foto qui sopra! Occhio, la Grande Sorella vi controlla!!

02 ottobre, 2006

BENVENUTO!!

Sono Magistra, e questo è uno spazio libero e democratico dove far circolare cose da fare e cose da pensare... una vera agorà virtuale!

Potrai trovare materiale che serve a scuola, ma potrai usare questo spazio per lanciare idee, critiche, suggerimenti...

Che funzioni bene dipende anche da te! Buon lavoro!