27 novembre, 2007
Seneca
Lo spirito non si nasconde nel profondo, né bisogna in qualche modo scovarlo col ferro; non c’è bisogno di scrutare le viscere in profondità incidendo le carni (inferta una ferita); la morte è in superficie. Non ho previsto un posto preciso per questi colpi (mortali); si può passare (la strada è aperta) da qualunque parte. quella stessa azione che è chiamata “morire”, in base alla quale il principio vitale si separa dal corpo, è più breve dei quanto si possa percepire una velocità così grande. Sia che un ostacolo abbia bloccato la gola, sia che un sorso d’acqua abbia chiuso il respiro, sia che la durezza del terreno abbia offeso uomini caduti di testa (a testa in giù), sia che una vampata di calore abbia interrotto il corso del nostro respiro: qualunque sia la causa, (la fine) è dietro l’angolo. Perché mai arrossite? (Perché) temete a lungo (sprecate tempo a temere) quello che avviene così velocemente?