03 dicembre, 2006

SENOFONTE, VERS N. 366

Versione n. 366 -- La divinità è onnipotente e onnisciente


Ma insomma, quando faranno che cosa[P1] , allora crederai che essi si occupano di te? Quando inviano dei consiglieri (come tu dici che essi fanno), [per dirci] che cosa bisogna fare e che cosa no. E quando, disse, parlano attraverso l’arte della mantica agli Ateniesi che chiedono qualcosa all’oracolo, non ti sembra che essi parlino, né quando inviano segnali ai Greci mandando prodigi, né quando lo fanno a tutti gli uomini, ma mettendo da parte te solo, ti lasciano in stato di abbandono[P2] ?
Tu pensi che gli dei instillerebbero negli uomini la capacità di giudizio, in modo tale che siano atti a fare il male e il bene, se non ne fossero capaci[P3] , e gli uomini, ingannati per tutto il tempo, non se ne sarebbero mai accorti[P4] ?
Non vedi che ciò che l’umanità ha di più duraturo e assennato, città e popoli, sono anche le cose più legate agli dei, e che le età più sagge sono state le più devote nei confronti degli dei?
Caro mio, disse, renditi conto che anche il tuo spirito, finché è unito al tuo corpo, lo dirige come vuole[P5] . Dunque bisogna credere anche l’intelligenza che è nel tutto muova[P6] ogni cosa, come le aggrada, in questo modo, e che la tua vista non può estendersi per molti stadi, mentre è impossibile che l’occhio della divinità non veda contemporaneamente tutto quanto.

[P1]Nella nota c’è un errore: questa è la protasi

[P2]Socrate sta ironizzando: è ovvio che tutte le manifestazioni degli dei riguardano tutti gli esseri umani, compreso il suo interlocutore Aristodemo, che invece vorrebbe un…trattamento personalizzato!

[P3]Naturalmente il sogg. è gli dei

[P4]Meglio anteriorizzare

[P5]Attenzione, qui opos non è finale

[P6]Ho reso così tithestai