13 giugno, 2008

ISOCRATE, ANTIDOSI 201-209

201. E consigliano queste cose senza averci prima sentito fare promesse del genere (attenzione: akouo + part. pred. in gen. indica percezione diretta) e senza aver constatato che nelle altre forme di metodo e di educazione accade nulla del genere, ma che a malapena noi abbiamo la competenza, e che, in modo non omogeneo dall’uno all’altro, otteniamo come risultato ciò che insegniamo, ma che vengono fuori solo due o tre professionisti da tutte quante le scuole, mentre gli altri ne escono senza alcuna istruzione (idiotes) (tutti i part. compl. dipendono da eorakotes).
202. Certo, com’è possibile non considerare pazzi quelli che hanno il coraggio (attenzione: tos sostantiva tolmontas, che è due righe sotto!!) di reclamare proprio queste facoltà che non ci sono (secondo loro) all’interno delle arti convenzionali a questo metodo che dicono che non esiste, e che ritengono che derivino più vantaggi (axious concorda con ophelias) dall’arte nella quale essi non hanno alcuna fiducia che da quei (metodi) che hanno la fama di essere frutto di accurata ricerca (trad. dell’inf. perfetto)?
203.È necessario che coloro che sono assennati non pronuncino il loro giudizio in maniera incoerente riguardo ad argomenti simili, né disapprovino quella forma di educazione che ottiene gli stessi risultati rispetto alla maggior parte dei metodi di insegnamento. Chi infatti non sa che molti tra di voi, di quelli usciti dalle scuole dei sofisti, non sono stati raggirati, né si trovano nella condizione descritta da costoro (come costoro),
204. ma alcuni di questi sono diventati abili professionisti, altri hanno la possibilità di educare altri, e quanti di loro hanno preferito condurre un’esistenza da privato cittadino, in compagnia sono più socievoli di quanto non fossero prima, e sono divenuti giudici delle parole e consiglieri più acuti rispetto alla maggioranza delle persone? (tutti i part. compl. In acc., fino all’ultimo, dipendono dall’oiden iniziale)
205. Ma di sicuro anche su questo punto tutti potrebbero essere d’accordo, che riteniamo i più esperti nelle diverse discipline e attività manuali sono coloro che dimostrano che i loro allievi sono lavoratori dalle qualità il più possibile omogenee rispetto agli altri. Orbene, grazie a questa forma di educazione alla parola (philosophia) apparirà evidente che si è verificato anche questo.
206. Quanti infatti hanno incontrato una guida sincera e assennata si troverebbe (euretheien è pass. e regge il part. compl.) che nell’elaborazione dei discorsi posseggono un’abilità così simile (gli uni agli altri) che a tutti è evidente che hanno partecipato della stessa forma di educazione. Eppure, se non si fosse radicato in essi un comune carattere, e se non ci fosse stato un addestramento tecnico, sarebbe stato impossibile giungere ad una tale uniformità (attenzione: il ge. ass. ha valore ipotetico, ed è la protasi implicita di un periodo ipotetico dell’irrealtà dipendente; l’apodosi è av katestesan. In italiano la trad lett. È impossibile: se non si fosse radicata…non è possibile che fossero arrivati [?]. qui esti non regge l’infinito, ma una completava con opos).
207. Ancora, non c’è nessuno tra voi che non sarebbe pronto ad affermare che molti dei loro compagni di scuola (sumpaideuthenton), i quali, quando erano bambini, sembravano i più ignoranti dei loro coetanei, una volta diventati maturi si sono rivelati superiori per saggezza e abilità nel parlare (in greco ci sono due inf. sost.: “nell’essere saggi…”) proprio rispetto a coloro dai quali furono umiliati (“furono lasciati indietro, furono sopravanzati”) da bambini. Da qui si potrebbe dedurre quanta efficacia abbia la cura dell’educatore (c’è un’anastrofe: epimeleia, sogg. dell’echei nella int. ind., è in rilievo e diventa ogg. di gnoie: “si potrebbe comprendere la cura educativa, quanto grande capacità [ogg.] abbia”): è infatti chiaro che allora (da piccoli) tutti quanti mettevano in campo quelle attitudini di cui erano stati alla nascita dotati dalla natura, mentre una volta divenuti uomini si differenziarono da questi e mutarono il loro modo di pensare per il fatto che (inf. sost.) gli uni vivevano senza ritegno e senza impegnarsi, mentre questi ponevano attenzione agli affari e a se stessi.
208. Dato che alcuni migliorano anche grazie alla cura di loro stessi, come non sarebbero ancora di più progrediti e rispetto a loro stessi e rispetto agli altri se questi avessero scelto un maestro e maturo ed esperto di molti argomenti, alcuni dei quali appresi da altri, altri frutto della sua personale ricerca (attenzione: i due part. sono maschili e concordano con epistaten, e reggono gli acc. neutri ta) ?

2 commenti:

magistra ha detto...

CHI NON DICE CHE MAGISTRA È UNA SANTA, PESTE LO COLGA...

--Lilli-- ha detto...

SANTA COME O COME SANTA?! brava magistra piccola scribana