18 gennaio, 2008
versione 475
Dunque questa attività è più continua, essendo piacevole di per sé, cosa che appare necessaria riguardo all’uomo felice; infatti la persona seria, in quanto seria, si compiace delle azioni compiute secondo virtù, mentre è disgustato da quelle compiute con malvagità, come il musicista gode dei bei canti, mentre è infastidito da quelli cattivi. Una qualche forma di esercizio della virtù potrebbe derivare dalla “convivenza con gli uomini buoni”, come dice anche Teognide. A chi indaga in modo più accorto nella natura, appare evidente che la persona seria sia scelta (anche “desiderabile”) come amico dalla persona seria per natura. Infatti si è definito il bene naturale il fatto che per la persona seria è buono e piacevole in sé. Ciò che è buono per natura lo è anche per il simile: e perciò appare evidente che è piacevole per tutti.
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