20 novembre, 2006

GRECO, II A 31/10/2006

COSÌ GLI ATENIESI SEPPELLISCONO I LORO MORTI (THUC., II, 34)

Nel corso dello stesso inverno gli Ateniesi, seguendo il rito tradizionale, eseguirono la sepoltura a spese dello stato di coloro che per primi morirono in questa guerra nel modo seguente. Espongono le spoglie dei morti dopo aver innalzato tre giorni prima una tenda, e ciascuno reca (un’offerta) al proprio congiunto, se lo desidera; quando poi si celebra la cerimonia funebre, alcuni carri trasportano casse di legno di cipresso, una per ciascuna tribù: e dentro ci sono le spoglie (di quelli) della tribù alla quale ciascuno apparteneva in vita. Una sola lettiga viene portata coperta da un drappo, quella dei dispersi, cioè quelli che non sono stati trovati al momento del recupero dei cadaveri. Segue il corteo chiunque lo desideri fra gli abitanti della città e gli stranieri, e sono presenti donne che accompagnano i feretri levando il lamento funebre. Poi li depongono nel sepolcro dello Stato, che si trova nel sobborgo più bello della città, e sempre qui seppelliscono i morti in guerra, tranne i caduti a Maratona: giudicando straordinario il loro valore lì eressero anche il loro sepolcro.