I soldati morti nella guerra lamiaca hanno offerto la loro vita per la patria e la libertà della Grecia
Capita che l’elogio di Leostene per le sue battaglie sia una lode anche degli altri concittadini: infatti il comandante è responsabile del decidere saggiamente, mentre del vincere combattendo colore che vogliono mettere a rischio la propria vita; così, quando lodo la vittoria che si è verificata, insieme al comando di Leostene faccio l’elogio anche del valore degli altri.
Chi infatti non loderebbe a buon diritto coloro fra i cittadini che sono morti in questa guerra, i quali diedero la propria vita per la libertà dei Greci, pensando che questa fosse la dimostrazione più lampante del desiderio di rivestire di libertà la Grecia, cioè il fatto di morire combattendo per essa?
E fu per loro un grande vantaggio in vista dell’ardente lotta per la Grecia il fatto che il primo combattimento si tenne in Beozia. Vedevano infatti che la città di Tebe era stata miseramente fatta sparire dalla faccia della terra, che la sua acropoli era occupata da un corpo di guardia macedone, che i corpi degli abitanti erano stati fatti schiavi, che altri si spartivano le loro terre, al punto che lo spettacolo tremendo che avevano davanti agli occhi rendeva intrepido l’ardire in vista di un combattimento privo di esitazione.
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