23 maggio, 2008
Riguardo alle faccende private, di tutte le calunnie che, insultandomi, mi ha lanciato addosso, osservate come ne parlo in modo semplice ed equo (osa è cpl. ogg. di blasphemeo e anche di lego, mentre apla e dikaia sono pred. dell’ogg.). Se infatti siete sicuri che io sono tal quale lui mi accusava di essere (infatti non ho vissuto in altro posto che qui, presso di voi), non alzate la voce, e nemmeno se in maniere eccellente ho fino a questo momento amministrato gli affari dello Stato, ma, alzativi in piedi, votate ora contro di me; ma se molto meglio di costui e tra i migliori, e di nessuno dei moderati, per non dire niente di odioso, peggiori e me e i miei avete supposto e riconoscete per tali, allora non date fiducia a costui più che ad altri (è evidente infatti che si inventava tutto allo stesso modo), e a me quella benevolenza che in tutto questo tempo avete dimostrato in molti processi precedenti, anche in questa circostanza concedete.
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